Call for Papers: Intelligenza artificiale, dati biometrici e sanitari: rischi, regolamentazione e tutela dei diritti fondamentali
Università degli Studi di Parma
Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali
Parma, 20 ottobre 2025
Negli ultimi anni si sta assistendo ad una diffusione sempre più ampia di sistemi di Artificial Intelligence (AI) basati sull’impiego di dati personali estremamente delicati quali i dati biometrici e dati sanitari – entrambi rientranti nella definizione di “categorie particolari di dati” ai sensi del Reg. (UE) 2016/679. Tali sofisticati strumenti sono in grado di servire una vasta gamma di scopi, tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica.
I c.d. sistemi automatizzati di identificazione e riconoscimento funzionano mediante la raccolta, archiviazione ed elaborazione di una grande quantità di dati biometrici (impronte digitali, voce, fotografie del volto, geometria della mano, andatura, scansione dell’iride), in combinazione con tecnologie di AI, tecniche di lettura aggregata dei dati e algoritmi. Simili sistemi vengono diffusamente utilizzati dalle autorità pubbliche per finalità di sicurezza e gestione delle frontiere, nonché da attori privati per il controllo dei lavoratori o per attività di marketing, anche attraverso tecnologie di riconoscimento delle emozioni. In ambito sanitario, svariati sono gli impieghi di strumenti di AI fondati sull’utilizzo di dati sanitari: si pensi alle digital health app, ai wearable devices, sino ai software di supporto alla decisione terapeutica o alla diagnosi.
Nonostante le evidenti potenzialità, le citate innovazioni pongono sfide senza precedenti ai diritti fondamentali, non limitate ai rischi posti ai diritti alla privacy e alla protezione dei dati: la particolare e delicata natura dei dati in gioco, infatti, consente a soggetti pubblici e privati di dedurre preferenze, stili di vita, comportamenti, abitudini e, di conseguenza, profilare, controllare e persino punire i cittadini. Lungi dal delineare uno scenario fantascientifico, una società della sorveglianza – che potrebbe dar luogo anche a pratiche discriminatorie basate su dati imperfetti e algoritmi fallibili – rischierebbe di compromettere i diritti e le libertà fondamentali (di espressione, di riunione, di voto, ecc.) e minare, alla base, i principi “supremi” delle nostre democrazie.
Nel contesto dell’UE, i legislatori sovranazionali hanno promosso disposizioni normative in grado di disciplinare sistemi di AI fondati sull’impiego di dati biometrici e sanitari. Accanto al noto Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), si è infatti recentemente affiancato l’AI Act (Reg. UE 2024/1689 che stabilisce norme armonizzate sull’AI e modifica alcuni atti legislativi dell’UE); tale discusso e inedito Regolamento ha fornito definizioni e classificazioni delle tecnologie di AI in diversi livelli di rischio, ponendo specifica attenzione ai sistemi basati su dati “sensibili”, spesso peraltro qualificandoli come sistemi a rischio inaccettabile.
Oltre a tale complesso quadro normativo, ancora in fieri, sono emerse e si stanno moltiplicando decisioni giurisprudenziali sulla proporzionalità e legittimità di tali tecnologie (specialmente, ma non solo, sulle tecnologie di riconoscimento facciale), pronunciate tanto da tribunali nazionali (ad esempio, nel Regno Unito e in Francia), quanto da corti sovranazionali (Corte europea dei diritti dell’uomo e Corte di giustizia dell’Unione europea), nonché interventi da parte di autorità nazionali indipendenti (tra cui il Garante italiano per la protezione dei dati personali).
Il Convegno che si terrà il 20 ottobre 2025 presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali dell’Università degli Studi di Parma intende esplorare, mediante la partecipazione di esperti, il sempre più articolato e vasto dibattito giuridico relativo alla regolamentazione di sistemi di AI fondati su dati biometrici o sanitari.
Al fine di promuovere una riflessione ampia, in ottica preferibilmente interdisciplinare e comparata, sulle problematiche nonché sulle invocate e urgenti risposte di tutela derivanti dal sopra citato dibattito giuridico, la presente Call for Papers intende promuovere proposte di intervento che, inserendosi nello scenario di ricerca illustrato, si concentrino su una o più delle seguenti sub-tematiche:
– Sfide giuridiche e soluzioni regolatorie (in ottica sovranazionale e in diversi ordinamenti) in materia di:
a) Riconoscimento facciale e sorveglianza massiva;
b) Riconoscimento facciale per finalità di sicurezza pubblica e nazionale (anche negli stadi);
c) Riconoscimento facciale e smart cities;
d) Sistemi di AI e raccolta di dati biometrici per il controllo delle frontiere e dell’immigrazione;
e) Raccolta di dati biometrici per scopi di digital welfare;
f) Nuove frontiere del riconoscimento facciale: il riconoscimento delle emozioni ne mondo del lavoro e della salute;
g) Sistemi di predictive policing e dati biometrici;
h) Sistemi di social scoring e dati biometrici;
i) Sistemi di AI e dati sanitari: digital health app, IoT, AI-based medical devices etc.
– Tutela dei dati biometrici e sanitari, sistemi di AI e tutela dei diritti fondamentali, con specifico riferimento a:
a) Diritto alla privacy;
b) Diritto alla protezione dei dati;
c) Diritto alla salute;
d) Diritti sociali;
e) Principio di non discriminazione;
f) Libertà di espressione e di riunione;
g) Diritti dei lavoratori;
– Tutela dei dati biometrici e sanitari impiegati in sistemi di AI e provvedimenti di autorità
nazionali indipendenti quali i Garanti per la protezione dei dati personali;
– Intersezioni tra GDPR e AI Act: opportunità e criticità nella tutela dei dati biometrici e
sanitari;
– AI Act e sistemi a rischio inaccettabile con specifico riferimento a sistemi che utilizzano dati
biometrici e sanitari;
– AI Act, dati biometrici e sanitari e Fundamental Rights Impact Assessment;
– Una riflessione critica sulla tutela dei dati sanitari e biometrici nell’era dell’AI e sul ruolo di:
a) Legislatori;
b) Corti;
c) Autorità indipendenti;
d) Lobbying e ONG.
Gli ambiti tematici sopra indicati sono da considerarsi come meramente esemplificativi; ai fini della selezione, particolare valore verrà attribuito a proposte che promuovano riflessioni di carattere anche interdisciplinare e che svolgano un’analisi comparata.
Tutte le info qui: https://drive.google.com/file/d/1VeYtmO1cyX-6p4RQNKb_PgtaCoQUgWHw/view