HYPERLEDGER FABRIC: COS’È E PERCHÉ POTREBBE AVERE SUCCESSO
Mai sentito parlare di Hyperledger Fabric?
Al fine di esplicitare in modo chiaro ed esaustivo tale tecnologia, è opportuno soffermarsi brevemente sul contesto nel quale si colloca, ovvero la blockchain. In termini generali, una blockchain può essere definita un registro immutabile di transazioni, collocata all’interno di una rete distribuita di nodi peer: ciascuno di questi nodi mantiene una copia del registro aggiungendo transazioni che sono state convalidate da un protocollo di consenso, raggruppate in blocchi che includono un hash che lega ogni blocco a quello precedente[1].
Una delle applicazioni di blockchain maggiormente diffuse globalmente è la criptovaluta Bitcoin, ma non è l’unico esempio; altrettanto diffusa è Ethereum, la quale tuttavia ha adottato un approccio diverso, integrando molte delle stesse caratteristiche di Bitcoin ma aggiungendo i cosiddetti smart contract, ovvero programmi per computer che implementano una o più clausole contrattuali.
Entrambe, però, si collocano in un tipo di tecnologia Blockchain definita pubblica e permissionless nell’ambito della quale i partecipanti non si conoscono tra di loro, né è regolamentata l’autorizzazione all’accesso. A fronte del largo utilizzo di Bitcoin, Ethereum e di altre tecnologie simili, è oltremodo cresciuto altresì l’interesse della tecnologia alla base della blockchain al fine di applicarla a casi d’uso più innovativi; inoltre, alcuni settori, come quello finanziario per esempio, esigono caratteristiche prestazionali che le tecnologie permissionless non sono in grado di fornire.
Nell’esempio di cui sopra, infatti, l’identità dei partecipanti costituisce un requisito fondamentale, come pure l’adeguamento alle normative c.d. know-your-customer e antiriciclaggio. Da ciò scaturiscono alcune riflessioni, ovvero che per l’utilizzo di questa tecnologia in ambito imprenditoriale è necessario che i partecipanti siano identificati o quantomeno identificabili, le reti devono essere permissioned, con partecipanti noti, autenticati e autorizzati all’accesso, la questione privacy e riservatezza delle transazioni e dei dati relativi alle transazioni commerciali[2].
E’ in questo contesto che si colloca Hyperledger Fabric, la cui maggiore novità consiste nel fatto che, diversamente dalle altre piattaforme di blockchain che sono in fase di adattamento, è stato ideato appositamente per uso imprenditoriale.
Dal punto di vista qualificatorio, Hyperledger Fabric è definito come “una piattaforma ledger distribuita di livello aziendale, sperimentale e aperta che prevede controlli avanzati sulla privacy, cosicché solo i dati che si desidera condividere vengono divulgati tra i partecipanti alla rete noti come autorizzati. E’ una blockchain open source per il business”[3].
La tecnologia è stata ideata nel 2015 dalla Linux Foundation ed inizialmente erano due i progetti avviati, ovvero Hyperledger Fabric, promosso da IMB e Digital Asset, e Hyperledger Sawtooth, promosso da Intel; a questi sono stati aggiunti ulteriori otto progetti i quali sono interoperabili tra loro. La caratteristica innovativa che offre questa tecnologia è quella dei cosiddetti canali, ovvero la possibilità di avere transazioni visibili solo da un sottoinsieme di nodi, attraverso la segregazione dei dati relativi alla transazione[4].
La sua architettura è modulare e configurabile e ciò consente innovazione, versatilità e ottimizzazione, il che permette l’applicabilità a innumerevoli settori, tra cui banche, finanza, assicurazioni, assistenza sanitaria, risorse umane e catene alimentari di approvvigionamento.
Andando più nel dettaglio Fabric è composto da:
- un servizio di ordinamento che determina il consenso delle transazioni;
- un fornitore di servizi di identità e appartenenza;
- un peer to peer gossip service, ovvero il servizio di propagazione da nodo a nodo;
- smart contract (chaincode) scritto in linguaggio di programmazione;
- un ledger condiviso;
- un’applicazione di criteri di approvazione e convalida[5].
Diversamente dalle tecnologie blockchain Bitcoin ed Ethereum, Fabric è permissioned e ciò implica che i partecipanti si conoscano tra di loro e, nell’eventualità in cui non si fidino completamente l’uno dell’altro, la rete può essere gestita attraverso un modello basato sulla fiducia, sia esso un contratto o un quadro di riferimento per dirimere eventuali controversie[6].
Altra sua peculiare caratteristica, consiste nel fatto che supporta protocolli di consenso intercambiabili, in modo da rendere la piattaforma estremamente personalizzata in base all’uso che se ne intende fare. La peculiarità della struttura di Hyperledger Fabric fa sì che, diversamente dalle tecnologie blockchain permissionless, non ponga problematiche attinenti alla privacy, essendo, come si usa dire, a permissioned blockchain.
La tecnica utilizzata per renderlo sicuro si concretizza nell’uso di un ledger immutabile per ogni canale, assieme ad una chaincode, scritto in linguaggio di programmazione, che può modificare lo stato degli asset (ad esempio, aggiornare la coppia chiave-valore). Un ledger esistente nel contesto di un canale può essere condiviso nella rete o reso privato e includere solamente un determinato set di partecipanti.
In quest’ultimo caso, i partecipanti creano un canale separato e, dunque, isolano e limitano le loro transazioni, mantenendo private le transazioni dal resto della rete[7]. Tuttavia, contestualmente ai canali, sono molteplici le soluzioni proposte al fine di proteggere dati sensibili e transazioni, ognuna delle quali estremamente specifiche e settoriali, al fine di rendere Hyperledger Fabric spendibile in molteplici ambiti[8].
Alla luce delle precedenti considerazioni possiamo quindi affermare che Hyperledger Fabric è uno dei progetti Hyperledger più attivi e di maggior successo; i partner che vi aderiscono sono in costante crescita globalmente, e l’innovazione fornita in termini di complessità strutturale e attenzione alla privacy e riservatezza superano di gran lunga qualsiasi altra piattaforma blockchain di livello imprenditoriale.
Valeria Gambardella
[1] Introduzione — hyperledger-fabricdocs
[2] Nitin Gaur Luc Desrosiers Venkatraman Ramakrishna Petr Novotny Dr. Salman A. Baset Anthony O’Dowd, Exploring Hyperledger Fabric in “Hands on Blockchain with Hyperledger”, 2018
[3] Ibm. Cos’è la tecnologia blockchain? [Online; in data 01-marzo-2021]. 202o.
url: https://www.ibm.com/it-it/topics/what-is-blockchain
[4]Blockchain: cos’è Hyperledger Fabric e perché avrà successo (zerounoweb.it)
[5]Ashwani Kumar, Hyperledger fabric in depth – Learn, build and deploy blockchain application using Hyperledger fabric, BPB Publications, 2020
[6] Hyperledger. Hyperledger fabric? https://www.hyperledger.org/use/fabric
[7] Private and confidential transactions with Hyperledger Fabric – IBM Developer
[8] Sotirios Brotsis. Nicholas Kolokotronis, Konstantinos Limniotis, Gueltoum Bendiab, and Stavros Shiaeles “On the security and privacy of Hyperledger Fabric: challenges and open issues”, University of Portsmouth, UK